Air Max Mangiaumidità 2 ricariche Lavanda
brico ok
- 2 ricariche Lavanda + 1 gratis
- La ricarica è dotata inoltre di una pratica zip apri e chiudi
- Prima di procedere alla ricarica è importante ricordarsi di svuotare il serbatoio del kit, nel wc o nel lavabo.
Capacità
Air Max Mangiaumidità 2 ricariche Lavanda - 450g di sali Air Max agiscono per circa 3 mesi in una stanza di volume fino a 50mq e assorbono circa 500ml di acqua a seconda della temperatura, dell'umidità e delle dimensioni della stanza.
Modalità di utilizzo di Air Max Mangiaumidità 2 ricariche Lavanda
Utilizzare le ricariche sali Air Max è facilissimo. Basta aprire la busta e versare i cristalli contenuti nell’apposito dispositivo mangiaumidità. La ricarica è dotata inoltre di una pratica zip apri e chiudi che perfette di richiudere alla perfezione la busta conservando il prodotto rimasto per la ricarica successiva una volta che i sali si siano completamente disciolti. Prima di procedere alla ricarica è importante ricordarsi di svuotare il serbatoio del kit, nel wc o nel lavabo.
Macchie e residui
Le perdite accidentali di fluido possono causare macchie superficiali. Tali tracce continueranno a richiamare umidità. Rimuovere le macchie con abbondante acqua. Le macchie sui tessuti (moquette, rivestimenti) possono essere rimosse con solfato di sodio. Preparare una soluzione al 5% (50 g/l) con acqua e spargerla sulla macchia. Attendere circa 30 minuti. Quindi asciugare con un asciugacapelli o una stufetta elettrica. Rimuovere la polvere rimasta con un aspirapolvere. Ripetere il processo se necessario. Sciacquare accuratamente la vasca o il lavello con acqua.
Produttore di Air Max Mangiaumidità 2 ricariche Lavanda
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Il nome del famoso adesivo di origine tedesca, creato nel 1935, non è né un acronimo, né una contrazione verbale: deriva, infatti, dalla parola tedesca “Uhu” che significa ‘gufo reale’.
Secondo la pagina inglese di Wikipedia dedicata al brand era consuetudine in Azienda nominare i prodotti del settore “writing goods sector” con nomi di uccelli.
Il gufo era poi un uccello che popolava la Foresta Nera, dove l’Azienda aveva sede.
Un’altra versione fa risalire il nome al fatto che l’Azienda forniva la colla per un modello di aeroplano denominato proprio Uhu.
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